Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il testo di legge “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per l’utilizzo dell’edilizia sostenibile”, meglio noto come Piano Casa.
Questo provvedimento, presentato dalla Giunta veneta il 10 marzo 2009, anticipa l’atteso decreto legge che il Governo ha annunciato a fine marzo alle Regioni.
Il piano casa del Veneto
Riassumendo, il testo appena approvato prevede la possibilità di:
- ampliare la prima casa del 20% del volume esistente, compreso l’eventuale recupero dei sottotetti, con esclusione delle abitazioni costruite dopo il 1989, di quelle ubicate nei centri storici o in aree di inedificabilità assoluta e di quelle oggetto di specifiche norme di tutela.
- ampliare immobili non residenziali del 20%
- la percentuale di ampliamento sale al 30% per interventi di abbattimento e ricostruzione di edifici, residenziali e non residenziali
- è possibile demolire e ricostruire ampliando fino al 40% se vengono utilizzate tecniche di edilizia sostenibile (bioedilizia) e impiegate delle fonti di energia rinnovabili (pannelli solari, fotovoltaici, ecc)
- Il 40% delle ricostruzioni in bioedilizia può inoltre essere elevato fino al 50% qualora gli interventi siano oggetto di un piano attuativo.
Ampliamenti corpi contigui e separati
Il Piano Casa veneto prevede inoltre la possibilità di ampliare del 20%, rispetto all’esistente, gli edifici residenziali ma anche quelli ad uso diverso, consentendo di realizzare tale ampliamento in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente. In determinate ipotesi è ammessa anche la realizzazione di un corpo edilizio separato dal corpo principale, ma a patto che sia accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale.
Addio al permesso a costruire, adesso è sufficiente la DIA
Nel progetto di legge veneto assume particolare rilievo anche l’articolo che riguarda i titoli edilizi: per dare il via ai lavori non servirà più il permesso di costruire ma sarà sufficiente la DIA (dichiarazione di inizio attività) corredata da una specifica documentazione e per presentare le richieste ci saranno 24 mesi di tempo da quando la legge entrerà in vigore.
Sconti sugli oneri
Gli interventi che rientrano nel Piano Casa potranno essere realizzati anche in deroga ai piani regolatori e nel rispetto delle norme statali in materia di distanze, mentre per quanto riguarda gli oneri è prevista una riduzione del 60% solamente per le prime case.
Silenzio-diniego dei comuni
Tra le novità, il principio di silenzio-diniego dei Comuni che dovranno deliberare entro il prossimo 30 ottobre se applicare la legge o modificarla ponendone dei limiti.
Nell’ipotesi in cui il termine decorra senza un provvedimento comunale espresso, la Giunta regionale, attraverso la nomina di un commissario, potrà far convocare il Consiglio comunale perché prenda le sue decisioni. Nel silenzio del comune, la legge troverà comunque applicazione per tutte le zone del territorio, ma solo per la prima casa e con esclusione dei centri storici, degli edifici vincolati o soggetti a specifiche forme di tutela e per quelli che ricadono in aree di inedificabilità assoluta o in aree ad alta pericolosità idraulica.
Per ulteriori spiegazioni scaricate da questo link il file PDF
PROSSIMAMENTE VERRANNO PROGRAMMATI DEGLI INCONTRI CON I CITTADINI PER ILLUSTRARE E SPIEGARE A TUTTI COSA PROPONE QUESTA LEGGE E CHE VANTAGGI CI SARANNO PER LA NOSTRA GENTE.
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